Ogni volta che parto per un viaggio ho paura di aver dimenticato qualcosa, ma spazzo sempre via i miei timori con un proverbiale “ma sì, alla fine l’importante è ricordarsi i documenti, il resto si risolve”. Poi però capita che sei in aeroporto, sei in partenza, tiri fuori la carta di identità dalla tasca e si strappa in due. E ingenuamente pensi: “come è possibile che si sia già rovinata?”. La giri e ti accorgi che il tuo documento è scaduto da dieci giorni. E cominci a sudare freddo sperando che la compagnia aerea non se ne accorga e non ti lasci a terra. Ecco quindi una manciata di consigli per rifare i documenti all’estero.

Dunque:

Come rifare i documenti all’estero? Se si è smarrito il documento all’estero il primo passo da fare è andare alla stazione dei carabinieri (in ogni aeroporto ce n’è una) e far denuncia: lì racconterete l’accaduto – in inglese la carta di identità si chiama identity document (ID) o identification, il passaporto invece passport – e loro vi rilasceranno il foglio di denuncia da consegnare in consolato in modo tale che possano rilasciarvi un documento provvisorio di viaggio, l’ETD (Emergency Travel Document). Per rifare i documenti all’estero bisogna quindi andare in consolato: si trovano in genere nelle capitali e sono chiusi nei giorni festivi, quindi controllate subito l’orario per tempo e non date per scontato che avranno parecchie ore di apertura solo perché è un servizio indispensabile. Verificate su internet gli orari, poi andate lì con la denuncia di furto o smarrimento, tre fototessere (non date neppure per scontato che vicino agli uffici consolari ci sia una macchinetta per far le fototessere, solo perché è un’ovvietà, non è detto che sia così) il biglietto di viaggio e qualche moneta spiccia, perché bisogna pagare 1,34 euro per il rinnovo. Se conservate in valigia una fotocopia del vostro documento o avete altri documenti con voi (patente, passaporto, tessera sanitaria) portateli con voi, non hanno validità legale ma possono facilitare le procedure di rilascio per rifare i documenti all’estero.

Il documento di viaggio provvisorio ha validità per il solo viaggio di rientro in Italia, nel Paese di stabile residenza all’estero o, in casi eccezionali, per una diversa destinazione. Il sito della Farnesina non lo dice, ma l’ETD ha validità di cinque giorni (a meno che gli impiegati non siano così gentili da miracolarvi e farvelo di sei perché magari coincide che siete a cavallo del week end, del giorno di chiusura, che siete di una città diversa da quella del consolato ecc, ma insomma è un po’ a loro discrezione, la regola dice cinque giorni).
Dopo tutto questo, avrete un documento di viaggio provvisorio – come quello nella foto – che vi sembrerà bellissimo.

Quindi, riepilogando: come rifare i documenti all’estero?

  • foglio di denuncia di furto o smarrimento del documento (in ogni aeroporto c’è una stazione dei carabinieri)
  • tre fototessere (le macchinette automatiche si trovano in tutte le grandi stazioni e negli aeroporti, ricordatevi di avere banconote di piccolo taglio perché per lo più non danno resto)
  • titolo di viaggio (cioè il biglietto)
  • fotocopia del documento, se siete stati così previdenti da averne una copia con voi, o documenti affini
  • 1,34 euro, per la tassa di rilascio del documento
  • Consultare il sito della Farnesina e del consolato locale, per verificare che queste informazioni siano ancora aggiornate
  • Andare in consolato (dopo aver controllato orari e giorni di apertura) e consegnare tutto, in pochi minuti potrete rifare i documenti all’estero

Note di viaggio:

– la mia storia è ambientata ad Amsterdam, che probabilmente è l’unica capitale del mondo a non avere un consolato
– dopo aver corso contro il tempo (letteralmente) per rifare i documenti all’estero ed essere riuscito ad arrivare alla cancelleria consolare negli ultimi cinque minuti prima che chiudesse per ottenere il mio ETD, ero così orgoglioso di averne uno che avrei tanto voluto sfoggiarlo in aeroporto.
E invece nessuno me l’ha chiesto, neppure la compagnia aerea

Photo by Spencer Davis on Unsplash

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